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Campania nascosta: l’anfiteatro romano di Pietravairano

Se mi chiedessero qual è il gioiello nascosto della Campania che mi ha rapito il cuore non avrei dubbi: di sicuro l’antico teatro romano di Pietravairano.
Pietravairano è un piccolo borgo in provincia di Caserta che, nonostante le origini Normanne, ha beneficiato di un ritrovamento storico di notevole importanza.

Il teatro fa parte dei resti di un antico complesso ubicato sul monte San Nicola a 326 metri di altezza a monte della frazione Sant’Eremo.

Un po’ di storia

Teatro romano ma di origini sannite (secondo uno studio condotto dall’Università di Lecce) il complesso viene scoperto grazie ad una segnalazione del prof. Nicolino Lombardi, appassionato di volo, che nel 2001 sorvola la zona dell’eremo osservando per la prima volta dopo molti anni la meravigliosa struttura architettonica.

Il complesso è composto da un impianto architettonico tardo repubblicano (509-343 a.C.) suddiviso in due aree poste su terrazze collocate a differenti livelli: la prima ospitava un tempio, ormai perduto, e la seconda custodisce le gradinate di un antico teatro romano.

I nostri consigli per la visita

Per arrivarci bisogna camminare in salita su un sentiero sterrato per almeno 20 minuti. Ma, tra il verde e il profumo della natura, non è affatto spiacevole! Resta il fatto che non è un sentiero adatto a tutti (sconsigliato, ad esempio, a persone anziane).
Attenzione a parcheggiare la macchina all’inizio del percorso, lo spazio è davvero stretto il che può rendere difficoltoso fare manovre specialmente con macchine molto grandi.

Di seguito troverete un video che abbiamo realizzato durante la nostra visita, un piccolo trailer della vostra prossima gita a Pietravairano!

La struttura architettonica

Secondo il prof. Gianluca Tagliamonte dell’Università di Lecce, il complesso non sembra rappresentare l’unica struttura presente nell’area ma è di certo il fulcro dell’impianto monumentale.

Nella parte più alta del complesso è possibile notare una terrazza quadrata dove si ergeva con tutta probabilità un tempio “tuscanico” a triplice cella, probabilmente realizzato seguendo le leggi architettoniche del canone vitruviano.

Ad est del tempio era presente una vasca in cocciopesto che fungeva da bacino di raccolta per le acque piovane che veninvano incanalate in una cisterna.

Le notevoli dimensioni di questa vasca e la sua posizione però, ipotizza Tagliamonte, sono probabilmente dovute al fatto che in quel punto sono stati ricavati i materiali di costruzione del tempio.

L’occupazione del luogo non è però avvenuta soltanto in periodo tardo repubblicano: il ritrovamento di alcuni frammenti di ceramica nella cella centrale e una struttura muraria più “recente” farebbero ipotizzare a un’occupazione medievale.

Ciò che è più apprezzabile del sito archeologico è di sicuro il teatro nel livello inferiore del complesso: un meraviglioso esempio di architettura che sfrutta l’inclinazione naturale del monte San Nicola per regalare un’emozionante vista dall’alto.

La cavea a forma di emiciclo e la costruzione con materiali calcarei della zona, rendono il teatro di Pietravairano parte del paesaggio.

Oggi il Teatro di Pietravairano è stato in larga parte ristrutturato ed è tornato ad ospitare delle rappresentazioni teatrali uniche nello stile e nei costumi dell’epoca romana tardo repubblicana.

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